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Provincia di Bari

Acquaviva delle Fonti

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La Cattedrale di Acquaviva è una delle quattro basiliche palatine della regione. Come testimonia la facciata romanica, il tempio venne eretto nel XII secolo, ma nel Cinquecento fu ricostruito in stile rinascimentale. Splendidi i leoni che fiancheggiano il portale centrale. Accanto alla cattedrale sorge il seicentesco palazzo del Principe, bell'esempio di barocco di Puglia.
Nelle vicinanze, a Sammichele di Bari, si può visitare il castello Caracciolo, sede del Museo della Civiltà Contadina pugliese.

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- Cattedrale di Sant'Eustacchio, una delle quattro basiliche palatine pugliesi
- Palazzo Principesco dei De' Mari, sede del Museo Archeologico. Una notevole costruzione barocca della fine del XVII secolo ed inizio del XVIII; ha una caratteristica decorazione a mascheroni  entro nicchie al di sotto il tetto sporgente oltre ad un bel cortile.

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Adelfia

novembre

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Alberobello

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Alberobello, comune con la zona residenziale edificata da piu' di mille trulli, è stato dichiarato patrimonio mondiale UNESCO nel 1996.

Festa della primavera
.  marzo
Estemporanea d'arte
.  giugno
Festival Folcloristico dei Trulli
Con la partecipazione di numerosi gruppi italiani e stranieri.
.  agosto
Birra fra i trulli
.  settembre
Legumi con il peperoncino
.  ottobre
Presepe vivente fra i trulli
.  dicembre

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I trulli
Assieme all'olivo, i trulli sono uno dei simboli della Puglia contadina. Per vederli bisogna però recarsi in Valle d'Itria ad Alberobello, il cui centro storico è punteggiato da una miriade di coni grigio-rosati o imbiancati su cui svetta il settecentesco trullo Sovrano, l'unico a due piani. Queste singolari costruzioni, erette con particolari pietre calcaree posate a secco, sono impostate su uno spazio centrale quadrato, coperto da una falsa cupola cui corrisponde all'esterno il cono di lastre sottili ad anelli concentrici coronato da pinnacoli. Secondo alcune fonti la forma dei trulli richiama le costruzioni micenee e i nuraghi sardi, mentre la cuspide (a disco, a sfera, a piramide) che termina lo falsa cupola ci riporta ad un lontano passato pagano.
Una recente tesi identifica, invece, la diffusione dei trulli al periodo bizantino. A sostegno di quest'idea gli studiosi ricordano l'esistenza in Turchia di un villaggio, Harran, composto da migliaia di trulli color ocra.
La cittadina asiatica venne fondata poco più di mille anni fa, in corrispondenza con lo conquista bizantino della Puglia. Da qui l'ipotesi che qualche architetto di Bisanzio abbia fatto conoscere questo particolare tipo d'architettura ai pugliesi.

Il Museo del Territorio Comune di Alberobello

Oasi di protezione flora e fauna Bosco Selva

Piatti e prodotti tipici
per il camperista

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- pure' di fave con cicorielle selvatiche.
- spaghetti al trullo.
- trippa soffocata.
- orecchiette al ragu' di coniglio, al ragu' di braciole, con le cime di rape, con la ricotta forte, al sugo di pomodoro fresco, con le polpette di pane e uova.
- polpette d'uovo.
- coniglio in umido, in teglia.
- fave con cicorie, cipolle, peperoni.

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Altamura

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I resti delle mura megalitiche ricordano le origini preromane della cittadina. Furono, infatti, i peucezi i primi abitanti di Altamura ma di loro, come del seguente passaggio dei romani, rimane ben poco, poiché i saraceni nell'Alto Medioevo distrussero la città massacrandone gli abitanti.
Altamura venne rifondata nel 1230 da Federico II che chiamò a popolarla comunità latine, greche ed ebraiche. Il centro storico ha conservato l'originaria forma ellittica ed è caratterizzato da tipici cortili detti "claustri": se ne contano circa duecento e alcuni, come il Claustro del Tricarico, quello della Giudecca e quello del Patella valgono sicuramente una visita.

Festa di S. Giuseppe
In occasione dei festeggiamenti si accendono falò per le strade del centro cittadino, in omaggio alla tradizione.
.  giorno 19

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La Cattedrale (romano gotica) è l'unica chiesa della Puglia costruita per volontà del grande imperatore svevo che diede inizio ai lavori nel 1232, poco dopo la fondazione della nuova Altamura, parzialmente ricostruita dopo il terremoto del 1316 per essere definitivamente alterata nel '500. Notevole la facciata trecentesca sormontata da due campanili, con portale trecentesco e coevo rosone.

La comunità greca, un tempo fiorente, celebrò i suoi riti sino al Seicento nella vicina San Nicolò dei Greci, anch'essa duecentesca con notevole portale cinquecentesco a rilievi.

Museo Civico, raccoglie tra l'altro, ceramiche eneolitiche e dell'eta' del bronzo, corredi tombali di eta' del ferro, vasi apuli ed un cofanetto d'arte limosina del '200.

Nei dintorni:
* la Masseria Jesce (km 9 lungo la Via Carpentino), complesso di grotte tufacee con una chiesetta basiliana al cui interno si possono ammirare affreschi bizantineggianti;
* Pulo di Altamura (6 km) una delle piu' ampie voragini carsiche pugliesi profondo m 75 e largo m 500, abitato nell'eta' neo-eneolitica.

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Andria

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- Palazzo Ducale, settecentesco

- Cattedrale, centrale e nei pressi del grandioso palazzo Ducale del '700, e' una costruzione medioevale (totalmente rifatta) con un bel campanile (XII - XIV sec.). Tra le opere custodite all'interno abbiamo un crocifisso ligneo gotico del '200, una icona bizantineggiante con la Vergine (1275), due tavole con la Madonna ed il Redentore benedicenti attribuite a Tuccio di Andria (sec. XV).

- Chiesa di S. Maria dei Miracoli, nei dintorni.

Nei dintorni:
* S. Maria dei Miracoli (km 2.3), chiesa del  '500 / '600 con un magnifico soffitto ligneo ed eretta sopra una antica grotta basiliana.
* Monumento della Disfida di Barletta (km 6 strada per Corado), eretto nel 1583 sul luogo dove si svolse il famoso combattimento.

Bari

A.A.  Corso Vittorio Emanuele II - 080.5235186 - Info  080.5242244  //  APT Bari 080.5242361

maggio

Mercatini - Fiere
Mostre - Antiquariato

Fiera del Levante
Settembre

Fiera di Santa Lucia
Dicembre

Mercato di Natale
Presso la Fiera del Levante e per tutto il mese di dicembre.

Mercatino Antiquariato
Centro Storico. Info 080.5486908.
.  3^ domenica (escluso luglio/agosto)

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Nella citta' vecchia:
- S. Nicola
- Cattedrale
- Il Castello - Costruito dai Normanni passo' nel 1465 nelle mani della milanese Maria Sforza e, successivamente, a Isabella d'Aragona. Si deve a lei, ed alla figlia Bona, la trasformazione del maniero in una ricchissima e sontuosa dimora rinascimentale. Nel 1524 Bona sali' al trono di Polonia. Nonostante i pettegolezzi riguardo la sua vita sentimentale, Bona fu amatissima a Bari, dove lascio' una figlia, Anna Sforza. Dopo la morte della madre nel 1527, forse uccisa dal suo giovane amante, Anna fece erigere un grande monumento funebre nella basilica di San Nicola, dove la regina fu sepolta.

Nella citta' "nuova":
- Museo Archeologico
- Pinacoteca Provinciale
- Lungomare

Nei pressi di Torre a Mare merita una visita la grotta della Regina, di erosione marina.

Viaggi e degustazioni in camper

Orecchiette con cime di rapa.

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Barletta

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Al centro sorge  la gotica Chiesa del S. Sepolcro. Di fianco il  Colosso, gigantesca statua dell'imperatore Onorio che, secondo una leggenda popolare sarebbe quella di un certo Eraclio, un omone che riusci' a sgominare da solo  un esercito che minacciava di assalire la citta'. E cio' non con la sua forza ma con uno stratagemma: si fece trovare solo ed in lacrime fuori le mura ed ai nemici che lo interrogavano disse di essere stato cacciato dalla citta' perche' troppo mingherlino ed inadatto alla difesa. Arguendo che i suoi concittadini fossero di proporzione ancor piu' gigantesche, i nemici preferirono rinunciare all'attacco. La statua manco' per lungo tempo delle gambe e delle braccia, fuse dai Domenicani nel  '300 per farne le campane di una chiesa di Manfredonia. Da visitare anche il bellissimo Duomo, i Musei Comunali e la cantina della famosa Disfida.

Bisceglie

Un borgo medievale con un centro storico ricco di tesori nascosti tra torri, chiese e palazzi (Cattedrale romanica e Torre normanna).  Ma anche la parte culinaria ha la sua importanza e per una cena si consiglia un menu' a base di insalata di polpo, cavatelli allo scoglio e frittura di paranza, esaltati dal sapore dell'extravergine novello e dagli ottimi vini locali.

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- La cattedrale romanica
Fondata nel 1073 per volonta' del conte Normanno Pietro II, la Cattedrale di Bisceglie venne dedicata a San Pietro. La sua costruzione, piuttosto lunga, termino' nel 1295 quando il primo maggio dello stesso anno il Vescovo Leone la consacro' con una cerimonia solenne alla quale parteciparono altri sette vescovi e le maggiori autorita' dell'amministrazione civile. Costruita in stile romanico pugliese risulta oggi con uno stile architettonico che risente dei numerosi rifacimenti che ogni vescovo apportava per renderla attuale alla stile in vigore. Da questi rifacimenti sono rimasti illesi l'abside, parte della facciata ed i muretti dei matronei.
- Antiche chiese (S. Margherita, Cattedrale, S. Adoeno)

- Un grande dolmen nell'entroterra.
Una visita da non perdere per il Dolmen della Chianca, il piu' noto e meglio conservato monumento dolmenico d·Europa.  Il complesso risale all'eta' del bronzo medio (circa 3000 a.C.).  La tipologia e' classica: una cella quadrangolare, costituita da tre lastroni verticali, su cui poggia il lastrone di copertura. La cella prosegue in un corridoio scoperto (dromos), cinto da piccole lastre di pietra poste verticalmente. Il Dolmen ricopriva funzioni funerarie, comprovate dal vasellame rinvenuto. L'orientamento ad est, e la posizione fetale delle deposizioni, testimoniano le credenze in una vita ultraterrena delle popolazioni stanziali.

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Bitetto

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Centro storico, medievale e con struttura quasi intatta.
Cattedrale, iniziata nel 1335, conserva l'originale armoniosa facciata tripartita da lesene, coronamento ad archetti , rosone, bifore ed un ricco portale completamente ornato da rilievi. Di fianco un alto campanile barocco.
Chiesetta di S. Maria Vetere, trecentesca, restaurata e ricca di affreschi tardo gotici.

Bitonto

Municipio 080.3716111
Infotur 080.3741743

ricorrenze

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Cattedrale, una delle piu' pure creazioni del romanico pugliese dal nobilissimo interno. Sorge al centro del quartiere medievale della citta' (XII - XIII sec) e si presenta maestosa nella sua compatta mole tutta in pietra scura; la facciata tripartita si orna di un rosone di armoniose bifore e di tre portali.
Palazzo Sylos-Labini.
S. Francesco d'Assisi (1286).
Museo Civico, con materiale archeologico locale fra cui serie di monete e  e cimeli risorgimentali.

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Canosa di Puglia

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La nostra citta' di Canosa di Puglia puo' vantare una lunga storia, lontana e remota, affascinante e misteriosa, ricca di leggenda e di verita'. A testimoniare il connubio tra storia e leggenda, l’origine stessa della citta' che viene attribuita all’eroe greco Diomede. In realta' le testimonianze archeologiche permettono di far risalire l’origine del centro addirittura al periodo neolitico; ritrovamenti hanno poi permesso di stabilire l’esistenza di un abitato di capanne risalente al VII - VI secolo a.C. Prima che la sua posizione strategica attirasse l’interesse dei romani, Canosa visse un lungo periodo di florida pace contrassegnato in particolare dai numerosi contatti con la colonia greca di Taranto (IV - III secolo a.C.) che le permise di assorbire tradizioni e cultura greco-ellenistiche.
I primi contatti con l’impero vengono fatti risalire al 318 a.C., anno in cui la città firmo' un trattato di alleanza con Roma pur mantenendo la sua autonomia locale; la situazione era pero' destinata a mutare ed i rapporti con l’impero ad inasprirsi: ribellatasi a Roma nella battaglia del 90 a.C., Canosa sopraffatta fu privata del suo status di citta' alleata e venne ridotta a semplice colonia imperiale, la Colonia Aurelia Augusta Pia Canasium. Il mutato status comporto' comunque un ampio rinnovamento urbanistico con la realizzazione di un anfiteatro, di un acquedotto di un complesso termale, di un foro e di un tempio, quello di Giove. Nonostante i mutamenti politici Canosa seppe mantenere viva ed attiva la produzione economica locale specializzandosi nella manifattura della lana; nota era infatti in tutto l’impero la lana rossa di Canosa che veniva utilizzata in larga misura per vestire i soldati. Al declino dell’impero corrispose per Canosa l’invasione longobarda prima e quella saracena poi (IX secolo d.C.), ma ancora una volta la citta' seppe risollevarsi e vivere un nuovo e lungo periodo di pace e splendore sotto il dominio normanno (XI secolo). Superate le lotte aragonesi e francesi Canosa di Puglia negli ultimi secoli ha intrapreso un nuovo cammino verso l’espansione e lo splendore senza nulla dimenticare tuttavia del suo lontano passato. IAT

Festa dell'Antico Vino Rosso
La manifestazione si svolge nel Rione Castello, centro storico della città, dove produttori locali strategicamente dislocati nelle piazzette del rione, faranno degustare il loro vino rosso accompagnandolo con taralli e altre tipicità locali.
.  1^ decade

www.canosapresepi.it
. Sito Ufficiale Sezione di Canosa dell'Associazione Italiana Amici del Presepio

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Cassano delle Murge

Sagra del fungo Cardoncello
Evento gastronomico organizzato dalla Pro Loco "La Murgianella" in collaborazione con il Consorzio Turistico “Le Roverelle” ed il patrocinio dell'Assessorato al Turismo Municipale.
L'appuntamento serale con la specialita' autoctona dell'altopiano delle Murge e' in Piazza Aldo Moro per la degustazioni di pietanze a base di funghi, ideate e cucinate in una moltitudine di modi. Grande spazio anche al prodotto fresco quale i funghi cardoncelli e ed altri raccolti sulla Murgia ma anche a quelli coltivati in casa nelle < ballette > una soluzione che spesso riesce a dare ottimi risultati qualitativi ed economici.
Nel corso della manifestazione previste varie iniziative ludiche. culturali e musicali. Imperdibile il piatto conclusivo: cavatelli funghi e salsiccia.
.  3^  domenica

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Da visitare le grotte carsiche ed i preziosi reperti archeologici del territorio della Murgia, che testimoniano le antiche origini di Cassano; tra le piu' interessanti ci sono la Grave di Pasciuddo e la Grotta di Cristo.

Centro storico:
- Chiesa Madre - neoclassico XIX sec
- Chiesa San Rocco  - XVII sec

341 m slm  -  N 40° 53′ 00″  -  E  16° 46′ 00″

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Castellana Grotte

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Grotte di Castellana
È il complesso speleologico più grandioso e spettacolare d'Italia. Scoperte ed esplorate nel 1938 da Franco Anelli, le grotte di Castellana si aprono sul fondo di un'imponente voragine (Grave) da cui si sviluppa un sistema di gallerie intercalate da caverne. Dalla superficie un ascensore porta i visitatori sul fondo della Grave dove, vegliato da un gruppo di colossali stalagmiti dette Ciclopi, si apre l'ingresso alle grotte. Attraversata la grotta Nera si passa alla caverna dei Monumenti, dove si ergono enormi stalagmiti che ricordano gruppi statuari. Seguendo il corridoio dell'Angelo si arriva alla cavernetta del Presepe con la famosa Madonnina delle Grotte e alla caverna dell'Altare, così chiamata per le sottili stalagmiti simili a ceri. Dalla caverna del Precipizio l'itinerario - lungo tre chilometri - si prolunga sino a 70 metri sotto terra dove si apre la splendida caverna Bianca, un'incredibile infiorescenza di cristalli purissimi. Sono previste solo visite guidate a orari fissi e su due differenti percorsi.

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Museo Speleologo Franco Anelli
Dedicato allo speleologo lodigiano che nel 1938 scopri' le Grotte vi si trovano reperti sulla speleologia in generale e sul complesso speleologo in particolare.

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Conversano

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L'imponente Castello che domina il centro cittadino è il simbolo di Conversano. Venne costruito dai normanni e nel Quattrocento venne rimaneggiato; più tardi, nel Settecento, gli Acquaviva lo ampliarono ulteriormente, trasformandolo in loro residenza. Notevoli il cortile con l'elegante loggiato rinascimentale e il portale d'ingresso. La Cattedrale, di origini romaniche, venne ricostruita nel Trecento; all'interno è custodita la duecentesca icona della Madonna della Fonte. Da vedere anche la chiesa di San Benedetto, parte di un convento d'epoca normanna, in cui sono conservate tele di Paolo Domenico Finoglia, Carlo Rosa e Nicola Gliri. Negli spazi del monastero è stato allestito il Museo civico che raccoglie numerosi reperti del Paleolitico e dell'età romana. Durante l'anno, Conversano ospita diverse manifestazioni tra cui alcune decisamente curiose come il Concorso nazionale del fischietto in terracotta a gennaio, la Veglia degli altarini di Ferragosto, con paralumi colorati e accesi sui balconi per tutta la notte, e a dicembre la Sagra delle pettole, le tradizionali focacce locali.

Corato

agosto

Festa di San Cataldo, patrono.
Un fine settimana di festeggiamenti: si inizia sabato con fragorosi fuochi artificiali e musica bandistica  per le vie cittadine. Segue la processione pomeridiana della statua lignea del patrono. Domenica nuova processione con fuochi artificiali finali.
.  2^ decade

novembre

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- Chiesa di S. Maria Maggiore
- Chiesa di S. Domenico, gotica

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Gioia del Colle

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I Raccolto attorno all'imponente Castello si estende il centro medievale di Gioia del Colle. Il maniero, oggi sede del Museo archeologico Nazionale, venne eretto dai normanni su una precedente costruzione bizantina, ma Federico II lo trasformò e lo ampliò con nuove torri e bastioni e, all'interno, costruendovi un'elegante loggia. Dopo aver visitato la grandiosa Sala del Trono, vale sicuramente la pena di proseguire verso le sale del Museo, in cui sono raccolti importanti reperti preromani ed ellenistici per lo più provenienti dal vicino Parco archeologico di Monte Sannace. Qui, su un modesto colle si sviluppò tra il VI e il IV secolo a.c. uno dei principali centri della bazia di Sant'Angelo, imponente cultura peucetica. Sono visibili i frammenti delle quattro cerchie di mura che circondavano l'abitato, resti di abitazioni e tombe.

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Giovinazzo

Sagra del Panino della Nonna
Sapori genuini che mescolano storia contadina e marinara insieme a tanta musica, allegria ed ospitalità; un appuntamento che si rinnova ogni anno nella nuova zona mercatale di Giovinazzo. Dopo i successi e i riconoscimenti di critica e pubblico delle passate edizioni è risultato obbligatorio, anche grazie al patrocinio del Comune, preparare qualcosa di veramente piacevole e divertente non dimenticando che la manifestazione è il momento giusto per conservare e far conoscere gli antichi sapori di queste terre, valorizzando le pietanze tipiche che un tempo imbandivano le tavole dei nostri nonni.  I panini sono i veri protagonisti della serata: verranno proposti in tante gustosissime varianti, con pomodori, tonno, melanzane, peperoni, acciughe e parmigiana. Il tutto innaffiato con ottimi vino. E poi, dopo aver mangiato, musica, balli e canti, per trascorrere l'intera serata in allegra compagnia. Da non dimenticare la presenza di entusiasmanti intrattenimenti per i più piccoli e una Mostra Mercato di Antiquariato e Pittura con la partecipazione di numerosi maestri pittori locali. Ricordando che l'intero incasso della manifestazione sarà, come ogni anno, di nuovo devoluto totalmente in beneficenza, vi consigliamo di prender buona nota per l'appuntamento stagionale con i buoni sapori della tradizione conditi dall'allegria e dalla musica. Info Sig. Stufano Gianfranco 340.2496735.
.  1^ decade (giorno 9 ~)

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- Cattedrale
- Borgo Medievale, con antichi palazzetti e torri
- Chiesetta dello Spirito Santo, trecentesca.

Gravina di Puglia

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Il nucleo storico cittadino sorge sull'orlo di un burrone detto anche gravina. Il motivo dell'insolita posizione dell'abitato - e anche del nome - risale all'Alto Medioevo; in quei tempi difficili gli abitanti del posto cercarono riparo e rifugio nelle grotte che si affacciano lungo il burrone. La casa madre della comunità cavernicola, divenne la chiesa-grotta dedicata a San Michele. Il tempio, scavato tutto nella roccia, e spartito in cinque navate da pilastri monolitici, mentre le pareti recano tracce di pitture a fresco medievali; in un vano sono raccolte le ossa dei fedeli massacrati dai saraceni nel X secolo.
La conquista normanna segnò la fine del terrore e gli abitanti rassicurati lasciarono infine le grotte per stabilirsi sul ciglio. Sul punto più alto i normanni eressero l'attuale Cattedrale, poi ricostruita nel Quattrocento da maestranze dalmate in stile romanico-gotico.
Seicentesca invece la vicina chiesa del Purgatorio, in origine cappella mortuaria della famiglia Orsini, come ricordano gli scheletri che ornano il timpano. Interessante il Museo Pomarici Santomasi, allestito nell'omonimo palazzo seicentesco, nelle cui sale è stata ricostruita la chiesa di San Vito Vecchio dalla quale provengono gli straordinari affreschi bizantini. Il museo comprende pure una sezione archeologica, una pinacoteca e una sezione dedicata alla civiltà rurale.
Ricordiamo, inoltre, che ogni estate a luglio Gravina ospita il vivace Festival internazionale del folclore.

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Locorotondo

Sagra delle "Gnumeredde Seffuchete"
. 1^ domenica

Festa del fungo porcino
.  2^ domenica

Festa di San Rocco, patrono.
.  giorno 16

Sagra degli stuffoli e zeppole
.  1^ decade (giorno 6 ~)

Sagra dell'agnello
.  3^ decade (giorno 27 ~ )

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Trulli, antiche costruzioni in pietra a secco caratteristiche per la loro copertura a cono.
Chiesa di S. Giorgio, ottocentesca.
Chiesa della madonna Greca, cinquecentesca.

Piatti e prodotti tipici
per il camperista

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Le classiche ed immancabili orecchiette.
Gnumerèdde suffuchète,  involtini di trippa d'agnello cotti in tegami di terracotta.
Fave bianche, cotte nella pignatta.
Tridd, pasta fatta a mano con grano duro, uova, pecorino, prezzemolo e servita in brodo di tacchino.
Vino bianco Locorotondo DOC.

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Molfetta

Sagra del calzone
La degustazione del calzone molfettese, del vino e dell’olio viene organizzata dalla Pro Loco nell’ambito delle Serate d’estate e si svolge dalle ore 18.00 sul piazzale antistante la Basilica della Madonna dei Martiri, con il Patrocinio del Comune.
.  ultima domenica

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- Duomo Vecchio, presso il porto, nel caratteristico nucleo antico della cittadina
- Cattedrale, barocca.

Monopoli

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Nei secoli la città è cresciuta e si è sviluppata attorno al suo porto, importante scalo commerciale già al tempo dei romani e dei bizantini. Le prime mura a difesa del borgo vennero erette in epoca imperiale e furono poi inglobate, come le successive fortificazioni, nel poderoso Castello aragonese, oggi restaurato e sede del Museo Archeologico Comunale. Circondato da tre lati dal mare, il maniero protegge con la sua mole imponente il centro storico di Monopoli.
A poca distanza s'innalzano la chiesa romanica di Santa Maria degli Amalfitani, opera del XII secolo, e la Cattedrale settecentesca, edificata sui resti di un precedente tempio medievale. Nella Cattedrale sono custoditi un'icona bizantina raffigurante la Madonna della Madia e dipinti di Palma il Giovane e Francesco De Mura; nell'attiguo palazzo Vescovile si possono ammirare opere di Paolo Veronese e della scuola napoletana del Seicento.
Nel cinquecentesco palazzo Rendella, attuale sede della Biblioteca civica, sono stati invece ritrovati i resti di una chiesa alto medievale con il relativo sepolcreto. Nei pressi di Monopoli, si può visitare la Masseria Cara manna, intatto esempio di tradizionale complesso rurale pugliese. Tutti gli anni, tra il 14 e il 16 agosto, la città celebra la Madonna della Madia con una scenografica processione in mare.

Corteo dei Re Magi
.  giorno 6

Festa della Madonna della Madia, patrona.
Processione solenne e fuochi pirotecnici a tarda sera.
.  2^ decade

Mostra Mercato e scambio
Si svolge nella terza domenica del mese in Piazza XX Settembre. Le esposizioni riguardano antiquariato, modernariato, collezionismo e filatelia.

Dalla prima decade di dicembre si svolgono i Mercatini nell’antico borgo dei pescatori e in Via Cavour.
Info 0809303107.

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Dintorni

- Polignano a Mare, con terrazze a picco sul mare ed incantevoli panorami
- Alberobello, con i caratteristici trulli, dichiarati Patrimonio Mondiale dell'Umanita' dall'UNESCO
- Castellana Grotte, con le celebri grotte.

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Noci

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Da visitare:
- la Colleggiata, con la facciata gotico-romanica ed un imponente campanile.
- a 6 km l'Oasi del Barsento, dove sono state trovate tracce di un antico abitato messapico, di epoca romana.

Noicattaro

EPT Bari 080.5242361 - Ufficio Informazioni  080.5242244

Palo del Colle

marzo

Palio del  Viccio
Il Palio ha origini antichissime e ha come oggetto del contendere un tacchino, il Viccio. Il torneo a cavallo si svolge nel tardo pomeriggio dell’ultimo giorno di carnevale e vincitore sarà il cavaliere che riuscirà a forare una vescica piena di acqua sospesa ad una corda a circa 4 metri di altezza. Nei giorni  precedenti i festeggiamenti, prevedono giochi medioevali, carnevale dei bambini e sfilata di carri allegorici, corteo equestre e serate musicali. Info 080.626304.
.  1^ decade (giorni 5, 6, 7 ~)

Palo del Colle Maps Google

Polignano

EPT Bari  080.5242361  -  Ufficio Informazioni  080.5242244

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Il nucleo storico cittadino si staglia sulla scogliera di tufo a strapiombo sull'Adriatico. Al centro dell'antico abitato si erge la duecentesca chiesa Matrice al cui interno, ristrutturato in forme cinquecentesche,  si possono ammirare due statue e un presepe in pietra di Stefano da Putignano. Nella sacrestia sono custoditi cinque pannelli di un polittico quattrocentesco di Bartolomeo Vivarini. Lungo la scogliera si aprono alcune cavità già abitate in epoca preistorica: le più belle sono la grotta Palazzese e le vicine grotte dei Colombi, Ardito e della Foca.
Ogni anno, a settembre, Polignano si anima per la Sagra degli "gnumeridd", tipico piatto locale.  Per i buongustai, una tappa obbligata.

Festa degli aquiloni
.

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Putignano

Municipio 080.4056111

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È la "capitale" pugliese del Carnevale che qui comincia, addirittura, il 26 dicembre con la "Propaggine', una manifestazione di cantastorie detti appunto "propagginanti" che declamano versi satirici sulle autorità cittadine. Le mascherate hanno inizio il 17 gennaio e proseguono ogni giovedì sino al martedì grasso, quando il rogo di un fantoccio decreta il funerale del Carnevale. Da vedere, inoltre, la chiesa di San Pietro, di forme barocche, il palazzo Romanazzi, sede del Museo Civico, la chiesa di Santa Maria, bell'esempio di architettura greca. Nei pressi dell'abitato si può visitare la grotta di Putignano, celebre per le sue concrezioni alabastrine rosate.

febbraio

agosto

ricorrenze

Carnevale
Uno dei Carnevali più antichi al mondo (1394) dove la scena è dominata dalle sfilate dei carri allegorici dai giganteschi pupazzi di cartapesta che scimmiottano e deformano i volti del potere. La baldoria e' garantita e l'arte della cartapesta si concretizza nella realizzazione di magnifici carri allegorici ricchi di colore e movimenti. Insieme a questo, numerosi gruppi a piedi e maschere dal gusto satirico danno vita ai corsi mascherati, gli eventi piu’ spettacolari del Carnevale. Si assiste a sfilate di carri che vantano fama mondiale per bellezza ed estro.
Info  Fondazione Carnevale Putignano tel. 080.4911532

Putignano - La sfida a flipper

Vivere il Carnevale a Putignano significa partecipare ad un'autentica, vera, gioiosa, imponente sagra paesana. E’ uno dei Carnevali più antichi del modo, viene fatto addirittura risalire al 26 dicembre del 1394 e sicuramente è il più lungo, cominciando il 26 dicembre con l'ultracentenaria tradizione della Propaggine.

Ma lo spirito del Carnevale da queste parti non ha sembianze dissacratorie, retaggi storici, conti in sospeso da regolare con l'attualità a forza di satira, è gioia di stare insieme, di divertirsi, di condividere insieme un grande spettacolo. Numerose sono le feste oltre ai carri allegorici, alle maschere "di carattere" (carri in miniatura in tema satirico) e ai gruppi mascherati: la "campana dei maccheroni", "l'estrema unzione" del Carnevale, gli artisti da strada, il teatro per bambini, i balli di gruppo, le mostre, le rappresentazioni teatrali.

Il carnevale di Putigliano, il piu’ lungo d’Italia, inizia proprio il giorno di S. Stefano con il corteo dei propagginanti che, addobbati con tralci di edera, il viso dipinto di nero, fanno le soste in citta’ per rivolgere critiche e ironie ai potenti di Putignano: il momento culminante è dato dalla parola d’ordine”chianda ‘u ceppone” (pianta la propaggine, il tralcio), simbolo del buon raccolto ma, anche, allusione fallica propiziatoria per il rinnovarsi della vita, metaforicamente vista attraverso l’innesto e il sotterramento di un tralcio di vite. Il sabato grasso, poi, dopo una sfilata di bellissimi carri allegorici con personaggi di cartapesta, si passa al “processo”, ogni anno diverso come soggetto. Come diverso è quello del giovedi’, questa volta prendendo di mira non una astrazione, ma una categoria.

Le sfilate dei carri allegorici si tengono le ultime tre domeniche di Carnevale e la sera del martedì grasso. Ci sono poi i carri dedicati all'attualità politica.

www.carnevalediputignano.it

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Grotta di Putignano profonda 20 m e ricca di concrezioni di alabastro di grande purezza.
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Putignano Maps Google

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Rutigliano

Ruvo di Puglia

Fonte: www.cardoncello.it
Il fungo Cardoncello (Pleurotus Eryngji) ha una area di diffusione molto vasta che interessa praticamente l'intero bacino del Mediterraneo, ma è solo in zone limitatissime che trova il suo habitat ideale . Il territorio della Murgia è certo uno dei posti in Italia dove il cardoncello è reperibile in discreti quantitativi. Conosciuto fin dai tempi degli antichi romani, anche se Plinio il Vecchio (riferendosi ai funghi in generale) li considerava "fra i cibi meno raccomandabili", ritenuto da altri espressione di forze soprannaturali, apprezzato e studiato nel Medioevo e Rinascimento, fu considerato talmente prelibato e afrodisiaco da essere messo all'Indice del Santo uffizio perché avrebbe distolto i pellegrini dall'idea della penitenza che doveva essere collegata al pellegrinaggio del Giubileo sulla via dei Romei.
Prodotto emblematico del territorio dell'Alta Murgia è certamente tra quelli a maggior rischio di estinzione in quanto, grazie anche a politiche ambientali sconsiderate ed irresponsabili iniziate negli anni '80, lo spietramento selvaggio della Murgia sta distruggendo in maniera irreversibile l'ambiente naturale nel quale il cardoncello cresce e si riproduce.
Il cardoncello è un fungo "onesto" perché non può essere confuso, nemmeno dal raccoglitore più inesperto, con alcun fungo velenoso a differenza di tanti altri "cugini" più famosi.
Dal punto di vista gastronomico è un fungo "discreto" perché la sua presenza in un piatto mai ne condizionerà il risultato a scapito degli altri componenti, questo grazie al suo sapore gradevole e delicato.
La sua consistenza resta ottimale anche dopo la cottura ma è la sua versatilità in cucina quello che più colpisce. Si può consumare crudo, da solo, con la pasta o con il riso, in abbinamento a piatti di carne, pesce, legumi o verdure, mantenendo inalterate le sue doti organolettiche e il più delle volte esaltando addirittura l'ingrediente in associazione.

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- Cattedrale, una delle piu' belle della Regione
- Museo Iatta

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Sannicandro di Bari

Santeramo in Colle

Spinazzola

Terlizzi

Festa della Madonna di Sovereto, patrona
La domenica si tiene la celebrazione solenne della festa e l'effige della Vergine, posta accanto a quella di S. Michele sul "Carro Trionfale", fa il giro della città. Si era all’inizio del XI secolo quando in localita' Sovereto (3 km da Terlizzi) fu rinvenuta un’icona di probabile manifattura bizantina e raffigurante la Vergine col Bambino.
.  1^ decade

Mercatino dell'Antiquariato
Si svolge in Piazza Centrale il 2° e 4° sabato del mese. Info  0883.656601.

Toritto

Info 080.3805315

agosto

dicembre

Bruschettiamo insieme
.  2^ decade (giorni 15, 16 ~)

Toritto Maps Google

Trani

Festa del SS. Crocifisso di Colonna
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Riti della Settimana Santa
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Presepe vivente
Spettacoli natalizi ed itinerario presepistico nel Centro Storico -dicembre

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Cattedrale di San Nicola Pellegrino
Sul porto, una delle piu' splendide gemme del romanico pugliese; interessante il nucleo antico addensato presso il mare con varie chiese tra cui quella di Ognissanti.
Castello Svevo
Chiesa di Ognissanti (già dei Templari)

La chiesa sotterranea
Un segnale turistico in Via San Martino indica l'androne del palazzo da cui si accede all'omonima chiesa medievale posta due metri sotto il livello stradale. Bisogna accordarsi con l'Ufficio Cultura del Comune ( 0883.506020 ) per quella che una guida definisce discesa agli Inferi seguita da una straordinaria pace. La chiesa, a tre navate, triabsidata e con volte a crociera, sprigiona antiche suggestioni grazie a un riuscito restauro. Persino i danni causati dal lungo utilizzo come forno pubblico sembrano sottolineare assieme alla fragilita' anche la bellezza di sarcofagi. capitelli, colonne e preziosi resti di affreschi.

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Turi

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Centro antichissimo abitato sin dal VI secolo a.C.
Situato a circa 30 km a sud di Bari e raggiungere in auto il paesino pugliese è molto agevole. Si esce da Bari sulla SS 100 e dopo 20 km si raggiunge Casamassima. Da qui si prende la SP 172 e la si percorre per 10 km fino a Turi.
L’architettura rurale
Le “Macere”, che spesso caratterizzano l’architettura delle masserie, sono muri in pietrame non cementati molto diffusi in puglia. Nelle macere si trova frequentemente un particolare motivo d’angolo, una sorta di necchia aperta verso l’interno del recinto. La nicchia è coperta con il sistema a “chiancarelle” che sale come la monta dell’arco; dall’esterno la soluzione architettonica appare, cosi’, simile ai trulli ma, a differenza di questi, è in pietra a vista.
Da visitare
Oltre a Palazzo Malatesta è d’obbligo segnalare Palazzo Gonnelli, Palazzo Cozzolongo e Palazzo Menelao.
Delizie gastronomiche gli “zambine” e la “quagghiete” e la ciliegia “Ferrovia” piu’ grossa, piu’ bella e piu’ buona con generose proprieta’ organolettiche.
Da visitare la Chiesetta di San Rocco – XII secolo con il tetto a “chiancarelle” che richiama i trulli tipici della terra pugliese; la Torre dell’Orologio; la Chiesa di Santa Maria Assunta che custodisce due sculture cinquecentesche di Stefano da Putignano; lo splendido Palazzo Marchesale, costruito su una antica fortezza normanna.

Valenzano

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