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Tarquinia su CamperWeb

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Municipio    0766.8491 (centralino) - Fax 0766.849270 - e-mail comunetarquinia@tarquinia.net - Sito web http://www.tarquinia.net 

Ufficio Vigili urbani 849244

Informazioni turistiche  Ufficio I.A.T.  0766.856384 - Piazza Cavour n. 1 (fax 0766.840479)

Pro Loco  Via G. Marconi, 33 - 0766.856097

Posizione geografica  45 Km da Viterbo - 96 Km da Roma - 20 km. da  Civitavecchia.

Tarquinia, moderna cittadina del Lazio settentrionale, e' situata lungo la Via Aurelia, su uno colle con vista sul mare attorniato da ripidi strapiombi sulla riva sinistra del fiume Marta. A soli 5 km dalla costa e ad una altitudine di 133 m. s.l.m.
L’area archeologica che circonda quella che e' stata una delle maggiori citta' del mondo etrusco e' oggi un centro archeologico tra i piu' importanti d'Italia per l'eccezionale patrimonio di tombe decorate con pitture parietali.  Una testimonianza della floridezza goduta dall’VIII al IV sec. a.C., quando fu una delle piu' potenti citta' etrusche.
Ma la citta' e' nota anche per le chiese, i palazzi, le case medievali e le 38 torri (per 20 ne rimangono solamente le basi, tagliate all’altezza delle abitazioni, mentre le restanti 18 sono ancora intatte od abbassate di poco); monumenti storici di notevole importanza che mostrano l’influenza bizantina e normanna.

Frammenti di storia

Tarxuna o Tarxna (forse dal nome dell'eroe Tarconte - suo mitico fondatore e fratello o figlio di quel Tirreno che avrebbe guidato l'emigrazione etrusca dalla Lidia) e’ tra le piu’ antiche citta’ etrusche della Tuscia; alcune testimonianze risalenti all'XI sec. a.C. sono state individuate in aree circostanti la citta’, ma solo dal IX secolo esistono tracce accertate di villaggi e necropoli protoetruschi o villanoviani.
La citta’ raggiunse il periodo di maggior splendore tra l’VIII e il VII secolo (ne e’ testimonianza la dinastia dei Tarquini che regnarono a Roma).
Un particolare momento di crescita della citta' si manifesto' fin dalla fine del VII sec., con il forte impulso dei commerci di materie prime e di prodotti manufatturieri con la Grecia, la Sicilia e le altre citta' etrusche, oltre che scambi culturali con il mondo greco; il tutto attraverso l'emporio di Gravisca.
Ma il nuovo ruolo di preminenza sulle altre citta' dell'Etruria, ed il conseguente potenziamento territoriale della sua sfera d'influenza acuirono l’antagonismo armato con Roma e, dopo alterne vicende e scontri, nel 281 a.C. fu definitivamente sottomessa dai Romani, che ne confiscarono parte territorio deducendovi nel 181 a.C. la colonia marittima di Gravisca.
All'inizio del I sec. a.C. Tarquinia divenne municipio romano, ma il successivo periodo imperiale la vide sopravvivere ad un ineluttabile declino quando gli abitanti, a causa della malaria e delle incursioni barbariche, si trasferirono su un vicino colle, dove si e' sviluppato il nucleo urbanistico di Corneto, la moderna Tarquinia.
L'antica citta' sorgeva poco lontano dall'odierno Pian di Civita divisa in due settori: in uno stanno venendo alla luce i resti dell'antico agglomerato urbano con strade e case; nell'altro, detto Ara della Regina, e' il basamento di un tempio della fine del IV secolo a.C. che s'innalza su due terrazzamenti.
Solo nel secolo scorso, con le prime campagne di scavo, Corneto comincio' a riscoprire le proprie origini: nel 1872 assunse il nome di Corneto Tarquinia e nel 1926 quello attuale di Tarquinia.

Da visitare

Palazzo Comunale (Piazza Matteotti) - Di origine romanica e risalente al secolo XI, ha la facciata rimaneggiata in epoca barocca ed una torre parzialmente restaurata nel '700. La grande scala esterna si "posa" sulla bella loggia a quattro arcate ed all'interno vi sono affreschi che raffigurano leggende e fatti della storia cittadina. Sul retro sono maggiormente visibili i resti della primitiva costruzione romanica mentre nella piazza antistante troviamo una bella fontana barocca (1724).

Duomo di S. Margherita - Grandioso edificio quattrocentesco eretto in forme romanico - gotiche. Distrutto nel 1643 da un incendio fu ricostruito nel 1656 e restaurato su disegno di Francesco Dasti. La facciata e' stata ulteriormente rifatta nel 1933 da Pietro Magnani. Isolato sulla sinistra si erge il robusto campanile. Unico sopravvissuto della chiesa originaria e' il presbiterio; con arco trionfale ogivale e volte a crociera conserva pregevoli affreschi del Pastura (1508).

Palazzo Vitelleschi - E’ uno splendido edificio di architettura gotico - rinascimentale, iniziato nel 1436-39 per volere del Cardinale condottiero G. Vitelleschi e completato nel 1460-90. La facciata, in parte bugnata, e' abbellita da bifore e da trifore, oltre che parzialmente coronata da una loggia e da un bel portale rinascimentale.
Sede del Museo Nazionale Tarquiniense, custodisce una delle maggiori raccolte di antichita’ etrusche. Nel cortile di ingresso, chiuso per due lati da un doppio ordine di arcate ogivali e coronato di logge, possiamo ammirare pregevoli sarcofagi etruschi e pezzi vari.
Nelle sale al pian terreno troviamo pietre funerarie figurate del VII – VI sec. a.C. e numerosi sarcofagi etruschi pregevolmente scolpiti, tra i quali quelli delle famiglie Partiunus e Pulena; inoltre sculture e ritratti vari.
Al I piano: suppellettili provenienti dalla necropoli arcaica; corredi di tombe del VII e VI sec. a.C.; raccolta di preziosi vasi dipinti, greci e locali; oggetti di bronzo, suppellettile etrusco - campana e romana. Nella sala presso la scalinata che conduce al secondo piano troviamo un altorilievo facente parte della famosa scultura fittile dei cavalli alati uniti al timone della biga (IV – III sec. a.C.). Questo gruppo fittile policromo, quasi meta' della grandezza naturale, e' un capolavoro della coroplastica etrusca ed e' stato posto su una parete ad una altezza simile a quella che occupava sul frontone del tempio sull'Ara della Regina.
Al II piano: affreschi recuperati da varie tombe (della Corsa delle Bighe - del Triclinio - della Nave - delle Olimpiadi - del Letto funebre - della Scrofa Nera).  Inoltre troviamo cappella e anticappella gentilizia dei Vitelleschi, con soffitto ligneo e affreschi quattrocenteschi.
Orario di visita (a pagamento): periodo invernale: ore 10,00 - 16,00 (domenica 11,00 - 18,00); periodo estivo: ore 9,00 – 13,00 e ore 16,00 – 19,00. (lunedi’ chiusura settimanale).
Il museo - Corso Vittorio Emanuele - tel.856036 - gestisce anche le visite della necropoli.

Palazzo dei Priori (nel quartiere medievale)

Castello (XI sec.) con ruderi della cinta turrita e torri che ne difendono la porta.

San Pancrazio - Chiesa romanico - gotica del XIII sec. Il prospetto della facciata ha un bel portale con una sottile fascia decorativa cosmatesca policroma ed un elegante rosone. Sulla destra il campanile a doppio ordine di bifore e cuspide moresca. L’interno e' stato oggetto di accurati ed appropriati restauri per adibirlo a sala per concerti, conferenze, mostre ed altre manifestazioni culturali.

S. Maria di Castello - La romanica chiesa del secolo XII, si trova nella parte piu' antica della citta'. Eretta nel 1121 (probabilmente su preesistente costruzione) e consacrata nel 1208 ha una semplice facciata rettangolare con tre portali e una bifora ornati di mosaici cosmateschi opera del romano Pietro di Ranuccio (1143). La chiesa custodisce preziose opere marmoree.

S. Martino - Chiesa romanica del XIII sec. - fronteggiata da una torre - con graziosa facciata decorata da lesene e belle absidi ; nell'interno resti di affresco di scuola senese.

SS. Salvatore . Chiesetta medioevale.

S. Francesco - Chiesa romanico - gotica eretta alla sommita' del borgo dai Francescani intorno al 1230. Molto grande, e' ornata da un rosone sul frontone, un portale gotico ed un poderoso campanile quadrato del 1612 con cuspide a cupola esagonale.

SS. Maria di Valverde - Chiesa romanica, rimaneggiata, che custodisce, in una nicchia marmorea dietro l'altare maggiore, una pregevole tavola bizantina raffigurante la Madonna col Bambino (chiavi in Duomo).

S. Giacomo Apostolo - Chiesa del XIII secolo, con facciata rifatta nel XVII, ad una navata con incluso il cimitero.

SS. Annunziata - Chiesetta di stile romanico gotico, risalente al XII - XIII sec., con bel portale, rosa e tre absidi (per la visita rivolgersi alla portineria del vicino Orfanotrofio).

S. Giovanni Battista - eretta in forme romaniche nel XIII sec. 1230 con semplice facciata a tre portali; quello centrale, con arco gotico, e' sormontato da un elegante rosone.

Dintorni

Tarquinia Lido - Localita' balneare a soli km 5 da Tarquinia ed ambita meta per gli amanti del pleinair (mare, sole e natura).

Marina Velca - A circa 6 km a Nord del Lido, e' una zona residenziale balneare con impianti sportivi a nord della foce del fiume Marta, unico emissario del lago di Bolsena, un tempo anche navigabile.

Necropoli etrusca dei Monterozzi - Nella campagna ad est della citta', contiene reperti archeologici tombali etruschi perfettamente conservati e ben decorati (tel. 856308).

Gravisca - Porto etrusco e poi colonia romana dal 181 a.C., con un bacino interno e due canali di comunicazione col mare, che in seguito diventera' il Porto Clementino. Risalente al VII secolo a.C. disponeva di un'area commerciale sacrale come a Santasevera (Pyrgi). Gli scavi iniziati nel 1969, che hanno portato alla luce grandi quantitativi di ceramica attica e artefatti etruschi, hanno inoltre rivelato l'esistenza del sottostante e piu' antico porto etrusco di Tarquinia, risalente agli inizi del VI sec. a.C.

Agenda

Feste - Sagre - Ricorrenze - Manifestazioni

Processione del Cristo Risorto.
La manifestazione laica si svolge nel pomeriggio del giorno di Pasqua ed ha origine da antichi riti pagani, nei quali si misuravano soprattutto forza ed abilitaa'. Sul sagrato della Chiesa di San Giuseppe si raccoglie una gran folla per assistere all’uscita della "macchina" con la settecentesca statua lignea raffigurante il Cristo Risorto benedicente; statua disegnata nel 1831 dal Tenerani, allievo del Canova, ed eseguita da Bartolomeo Canini. Il Cristo viene trasportato di corsa da sedici giovani particolarmente robusti lungo le vie del paese addobbate per l'occasione (la "macchina" pesa oltre sei quintali). L’unica sosta avviene davanti all’ospedale dove i facchini si riposano brevemente e vengono rifocillati dagli infermieri.
Precedono il corteo:
- i "penitenti", uomini anche questi molto robusti (nel numero di nove quante sono le chiese di Tarquinia) che recano grandi e pesanti croci di legno di quercia fiorate; ciascuna croce viene trasportata in equilibrio precario su speciali imbracature di cuoio poste in bilico sulla cintola.
- i "cacciatori" locali con le loro armi per sottolineare il passaggio del Redentore con colpi assordanti della loro doppietta caricata a salve.
- la banda musicale con le note della "marcia di Cristo Risorto", musica tutt'altro che religiosa, per segnare il ritmo veloce del passo dei portatori.
- i fedeli ansimanti e festanti per la corsa sulla cui testa la grande statua sembra galleggiare.
     Quando la statua arriva nel punto piu' alto di piazza Trento e Trieste cala il silenzio ed i fedeli si inginocchiano mentre il Cristo gira su se stesso di 360° gradi quasi a voler elargire la benedizione; nel contempo ed all’unisono le campane delle nove parrocchie suonano a distesa. A sera la statua ripercorre la strada in senso inverso per essere riportata in chiesa dove rimarra' esposta fino all'Ascensione.
(Per informazioni 0766.856370).

Seconda meta' di aprile.
La "Merca dei vitelli".
In questa parte della Maremma laziale l'Universitaa' Agraria organizza la manifestazione in localita' Roccaccia; un ambiente boschivo ed incontaminato della Tuscia. Al mattino si svolge uno spettacolo che esalta e valorizza il folclore maremmano con la marchiatura dei vitelli e dei torelli di razza cresciuti allo stato brado. E' chiaramente un lavoro che richiede una particolare abilita' da parte dei butteri per radunare il bestiame, catturare i vitelli con il lazo e marchiarli velocemente.
Nel pomeriggio lo spettacolo prosegue, come in un film western, con lo svolgimento di gare equestri e prove di abilita' a cavallo. Durante tutta la festa e' possibile degustare prodotti alimentari locali e vini genuini.
(Per informazioni 0766.856016).

2^ domenica di maggio.
Giostra delle Contrade.
La manifestazione ricorda la cacciata dei Mori che nel X secolo infestavano le coste laziali ed inizia il sabato pomeriggio con una sfilata e la riconsegna del Palio da parte della contrada vincitrice della passata edizione.
La domenica mattina, con partenza da Santa Maria di Castello, nuova giornata medioevale con un corteo storico composto da personaggi in rappresentanza delle sette contrade cittadine in costumi medioevali finemente operati. Precede il Gonfaloniere seguito dalla nobilta' a cavallo, dalle damigelle, dai fanti e dai tamburini e da tutta la popolazione. Quindi si esibiscono gli sbandieratori al ritmo dei tamburi e gli spadaccini di comuni ospiti.
Nel pomeriggio alle ore 16.00, sotto il Palazzo Comunale, si svolge la "Giostra del Saracino", spettacolare esibizione equestre di cinque cavalieri per ogni contrada, per l'assegnazione del Gonfalone e la premiazione del vincitore. La piazza viene accuratamente coperta con terra battuta onde consentire ai cavalli - splendidi esemplari della razza Maremmana Migliorata - di esprimere al meglio la loro potenza.
Per finire una cena in costume dinanzi a Santa Maria in Castello - solo per coloro che hanno prenotato - e' il tocco finale per rivivere in pieno un'esperienza irripetibile. Le vivande vengono distribuite da fanciulle in perfetto costume dell'epoca e musiche adeguate completano la scena ricreando fedelmente il banchetto medioevale.
(Per informazioni 0766.856384).

Primo fine settimana di agosto.
"Giostra degli Sponsali"
Si rievoca il matrimonio tra Sante Vitelleschi e Costanza dei Conti degli Anguillara avvenuto nel 1451. Nei giorni precedenti al fine settimana, spettacoli teatrali e sbandieratori annunciano il matrimonio. Poi sabato sfilano le ambascerie dei paesi del viterbese che parteciperanno ai giochi degli Sponsali. Quindi lo sposo esce da Palazzo Vitelleschi e la sposa da Piazza Soderini. I due nuclei si avviano verso Piazza S. Stefano dove si compone il bellissimo corteo degli Sponsali. Al termine della sfilata, cena medioevale in Piazza Santa Maria di Castello.
Domenica sera il Corteo traversa la cittaa' per il Campo Sportivo dove si svolgono i giochi in onore degli Sponsali: giavellotto, spada, lancia, arco e balestra. Si chiude con il Gioco del Saracino.
(Per informazioni 0766.856384).

Il giorno 15 di agosto 
"Processione a mare"  (Festa dell'Assunzione).
Verso le 21.30 la statua della Madonna viene portata in processione su una barca illuminata che scivola sul mare a breve distanza dalla riva; seguono numerose imbarcazioni di fedeli e la notte viene flebilmente rischiarata dai riflessi delle loro barche illuminate.
Al termine grande spettacolo di fuochi artificiali nel tratto di spiaggia antistante Piazza delle Naiadi.
(Per informazioni 0766.856384).

Per tutto il mese di agosto.
"Estate Tarquinese"
In varie localitaa' di Tarquinia e dintorni ogni giorno si organizzano spettacoli di musica, teatro, danza e arte varia.
Visite guidate al Museo Nazionale, alla Necropoli e in varie localita' dell'Etruria Meridionale organizzate dall'Azienda di Promozione Turistica alla quale si possono richiedere i programmi (0761.856384).

Settembre/Ottobre
Sagra del Fungo Ferlengo

Dal 24 dicembre al 6 gennaio
Mostra dei presepi artistici
Lungo un itinerario che attraversa le vie del centro storico, con circa 30 tappe tra chiese, palazzi e monumenti, si possono ammirare presepi tradizionali e moderni alla cui preparazione lavorano i maestri dell'artigianato locale.

 

  Mercatini - Fiere - Antiquariato

Primi Giorni di Maggio
Fiera di Tarquinia
e Mercato delle Macchine Agricole.
Al Lido di Tarquinia mostra -mercato annuale delle macchine agricole e, in concomitanza, una fiera mercato.

Ecoturismo

Riserva Naturale Statale di Pop. Animale Saline di Tarquinia
Corpo Forestale dello Stato  -  Sito web http://www.corpoforestale.it   - Tel/Fax 0766.864605

Le Saline - Ottocentesco borgo a circa due chilometri a sud di Tarquinia Lido e l'  Oasi Naturale istituita nel 1980 dal Ministero dell'Agricoltura.
I bacini di sale furono aperti nel 1803 per soddisfare il fabbisogno della citta' di Roma e, per abbattere i costi di produzioni, si impiegarono anche i detenuti.

Università Agraria di Tarquinia : Km 102 dell' Aurelia - 814080 - gestisce 6400 ettari tra pascolo, semina e macchia.

Turismo - Natura - Sport

Country club Marina Velca (812109)

Archaeology Travel Service - Piazza Cavour (858112 -  858112)

Tarquinia: la capitale della maremma laziale
Si dice Maremma e si pensa alla Toscana. Invece questo ambiente caratterizzato un tempo da vaste paludi costiere, ha una sua propaggine nel territorio che si estende a sud del confine con il Lazio, fin oltre Tarquinia.
Anche qui lo scenario prevalente e' quello delle estensioni di bonifica, coltivate a cereali e punteggiate con cadenza regolare dalle case coloniche, ma non mancano i paesaggi incolti dove pascolano brade le vacche maremmane. Le mandrie si radunano in primavera, quando si procede alla marcatura, o «merca» che dir si voglia, che diventa occasione per una festa popolare. Il clou dell'evento, che si consuma tra degustazioni di vini e carni grigliate, e' la consueta dimostrazione di destrezza offerta dai butteri che con le loro guasconate non mancano mai di stupire gli spettatori.

Tarquinia Golf Club -  golf a 9 buche, piscina e galoppatoio a Marina Velca (0766.812109).

Prodotti tipici ed Artigianato

MINESTRA TUSCIA - Una delicata minestra di verdura e semolino da servire con vino bianco.

Dosi per 4 persone: Zucchina – cipolla – carota – pomodoro - spicchio di aglio - costola di sedano - manciata di foglie di prezzemolo - qualche foglia di basilico - g. 20 di burro - Litri 1 di brodo - 1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva - 2 cucchiai colmi di semolino - Parmigiano Reggiano grattugiato - sale.

Preparazione (20 Minuti - Cottura 40 minuti - Difficolta' media).
Raschiare e spuntare la carota e la zucchina, lavarle insieme al pomodoro ed asciugarle; grattugiare carota e cipolla e tagliare in listelli sottili la zucchina; spellare il pomodoro, eliminarne i semi e tagliare a cubetti la polpa.
Lavare la costola di sedano (privata dei filamenti), il prezzemolo ed il basilico; asciugare e tritare piuttosto finemente.
Appassire il trito in una casseruola con burro ed olio, aggiungere le verdure e farle insaporire, poi versare il brodo; portare a bollore e sobbollire per circa 15 minuti.
Versare a pioggia il semolino, mescolare con molta cura facendo attenzione a che non si formino grumi e cuocere ancora per una decina di minuti. Regolare di sale a vostro gusto e servire la preparazione in tavola con il formaggio grattugiato.

Radar

SS 1 Aurelia.

Da Roma autostrada A 12 fino all’innesto sull’Aurelia.

Da Viterbo SS 1 bis attraversando Vetralla e Monteromano

Sosta Camper

L'antefatto - Realizzata dal Comune di Tarquinia, si trova in Viale dei Tritoni di fianco alla Chiesa. La gestione e' stata affidata alla Cooperativa Sociale "Picasso"   A.r.l.  - Sede: Localita' Borgo dell’Argento - Presidente Sig.ra Rosa Graziano (0368/7386929) i cui soci appartengono, per almeno il 30 per cento, a categorie di lavoratori "svantaggiati" che collaborano con entusiasmo alla gestione e conduzione dell'azienda (in cambio di una giusta remunerazione).
In alta stagione il costo del servizio di camper service costa lire 10.000 mentre in bassa stagione lire 5.000 ed è fruibile solo nei fine settimana
La medesima cooperativa ha ottenuto in gestione meta' dell'adiacente area di parcheggio ove e' consentita la sosta di auto e camper per £. 1000/ora oppure £. 5000/giorno.

- La struttura non esiste piu'.

Radar

Aree sosta camper della provincia di  Viterbo
Aree sosta camper della provincia di  Roma

Tutto, di tutto, di piu'

Curiosita' in linea

Chironomia
Tarquinia, come tutti sanno,  e' una fra le «capitali» della pittura occidentale. Le sue tombe dipinte non solo ci danno una idea precisa dello svolgimento della pittura etrusca dal VI al II secolo avanti Cristo, ma sono il prezioso documento di usi e costumi degli antichi etruschi.
Il visitatore interessato ai contenuti pertinenti a questa si soffermera', per cominciare, nella Tomba delle Leonesse davanti alla notissima danzatrice dal gran manto rosso e azzurro, calzata di polacchine a punta ricurva (calcei repandi) e con in testa il tutulus, berretto simile a quello frigio, di foggia prettamente ionica; e considereraa', quel visitatore, la strana posizione della mano destra, completamente rovesciata. Come in molte danze orientali, il gioco delle mani, o chironomia, aveva nella danza etrusca una funzione essenziale.
Nella stessa tomba, una danzatrice bruna, dalla veste trasparente orlata di rosso, piega le dita della mano sinistra nel gesto oggi ingiurioso delle corna.

Nascita dei ludi gladiatori
Nel 358 avanti Cristo, racconta Livio, 307 soldati romani fatti prigionieri dagli abitanti di Tarquinia furono sacrificati nel Foro della citta'.
Un deciso passo verso l'incivilimento si compi' quando ai prigionieri fu offerta qualche chance facendoli combattere fra loro o contro le fiere: erano nati i ludi gladiatori, di cui un antica tradizione vuole inventori proprio gli etruschi.
Mentre nessun documento d'arte etrusca ci offre testimonianza di combattimenti fra gladiatori, nella Tomba degli Auguri e in quella delle Olimpiadi a Tarquinia possiamo trovare i piu' antichi documenti pittorici di quei combattimenti con le fiere che dovevano fare piu' tardi la delizia dei romani.
In ambedue i casi assistiamo all'impari duello di un uomo con la testa avvolta in un sacco e armato d'una clava contro un feroce mastino.

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